IL COLORE È PER LA MENTE CIÒ CHE LE ONDE SONO PER IL MARE
Quando si parla di arte, è facile accostare a questo grande universo, il sostantivo creatività in tutte le sue manifestazioni. La creatività conviene alla grande maggioranza degli uomini checreano arte, ma non sempre appare sufficientemente esaustiva, specie, senell’opera d’arte quest’ultima non sia foriera di un linguaggio universale esuperiore, inteso non solo da una sparuta parte di gente, abituata a guardare,osservare, come gli addetti ai lavori, ma in particolar modo dal popolo tutto,appartenente a culture e tradizioni diverse. La capacità di “iconografare” isentimenti per l’artista Moirym è certamente non meno degna della capacità delpoeta di “verbalizzare” gli stessi sentimenti, che rispettivamente, mediante il comune lirismo del colore e della poesia, suscitano quel turbamento dell’animanel contemplatore, il quale, inconsapevolmente ne resta emozionato grazie allinguaggio universale che è l’arte in sé per sé. Donna genuina, come la sua terra a metà strada,tra le colline ed il mare, la splendida città di Ancona, Moirym, guarda almondo artistico non solo come protagonista autrice, ma si compenetra a talpunto da divenire ella stessa spettatrice delle sue intense ed emozionantiopere, quasi una trasposizione di se stessa nel puro disegno e nella stesuraraffinata e calibrata dei colori. Si muove con sicurezza e con sagacia diintento, manifestando tra fascino ed incanto quell’assoluta novità nelrappresentare personaggi stereotipati come ad esempio una ballerina, che nonsolo possono essere ricondotti ad un mondo fantastico, ma sono talmenteempatici che esplodono nella manifestazione fisica personale di un sospiro o diun sorriso. L’artista in forma armoniosa, gioca, invitando lospettatore nel mondo dell’arte, consegnandogli soffi di ricordi, di momenti diluminosità in cui ogni uomo riesce a trovare un po' di sé stesso nell’armonia di un istantecontemplativo di sospensione da questo mondo travagliato dal rumore, dallavelocità e dall’immediatezza. La fonte della creatività di Moirym sta nel fattostesso che lei non abbia mai perduto quello sguardo da bimba, tra innocenza,stupore e capacità di coinvolgere e capovolgere ogni mondo, ogni oggetto, ogniinterpretazione, restituendone la visione più autentica che si cela dietrol’opera d’arte. Una ricchezza interiore che si incontra con una maggiore forzasia nell’espressività del colore che dei soggetti scelti, sia nella nuovafrontiera della Digital art, praticata dall’eclettica artista, attraverso la qualeci si sente inevitabilmente catturati e trasportati in un mondo diverso,migliore, ai ricordi indelebili della propria infanzia, pur tuttavia con lagrande capacità di renderli sempre attuali. Alberga in lei tutto il sapore dellamediterraneità che ne forgia la sua identità di donna e di artista, attraversoreminiscenze di luoghi, di storie, di vicende che prendono “corpo” nelle suetele innervate da chiari riferimenti nostalgici e di ampio respiro cromaticoche decretano diversi orientamenti pittorici proiettati ad investigare glisvariati aspetti della realtà interiore. Proprio dalla realtà interiore, nasce altresì lostudio approfondito del colore, come qualcosa di vivo, di umano, di tangibile,in cui scorgere ogni chiaro riferimento a tutti gli aspetti dell’umanaesistenza. In generale il colore è un mezzo per influenzare direttamenteun’anima producendo un effetto particolare su di essa, e Moirym questo lo sabene, ecco perché nelle sue tele emerge la volontà di partecipare di tutti icolori che ogni individuo desidera unire alla propria essenza, quasi un tributoed un invito alla gioia ed alla ilarità della vita, assegnando ad ognuno diessi colori, la forza psichica che sprigiona un’emozione di Kandinskijanamemoria. Pur tuttavia pervenendo e superando qualsiasi accento avanguardistico,il tratto segnico di Moirym viene comunque dominato dalla rappresentazionetradizionale della realtà. Dal figurativo all’astrattismo il passo è brevequando è il ricco ed avvincente cromatismo il protagonista indiscussodell’opera d’arte. Ed in specie, nell’astratto in cui l’interpretazione della realtà scaturisce da ciòche gli occhi dell’artista stanno proponendo a modo proprio, risulta evidenteil connubio perfetto tra musica e colore che danzano soavemente al suono divioloncelli vivaci quasi umanizzati, nell’opera “Sinfonia”. Del resto il coloreè per la mente ciò che le onde sono per il mare. Ma è la luce la partnerperfetta del colore, che Moirym adopera in uno studio accurato ed in unacombinazione audace ed intraprendente che inonda lo sguardo nell’opera“Sorgente”, in cui una cascata irradiata da mille riverberi di una fittavegetazione, si riflette nell’occhio umano ammirato dalla mirabile mescìtacromatica. Colori intensi e vivacemente mescolati che arricchisconoaltresì la tela dal titolo “Autostrada”, ove le infinite “contrade” dell’animacorrono veloci nella rappresentazione del frenetico tram tram quotidiano comefossero crocevia autostradali. La natura sovrana diva dell’arte di tutti i tempi, è perMoirym fonte ispiratrice dei suoi dipinti in cui colori caldi ed intensilibrano assieme a colori freddi nell’astratto dal titolo “Veliero”. Il tramontofa da sfondo ad una maestosa imbarcazione al di là delle cui vele, comeimponenti grattacieli, sporgono costruzioni cittadine, cariche dei misteri dimari lontani a suo tempo solcati in una continua ricerca della propriaesistenza. Ma la natura in tutta la sua ricca e magnificente estensionecromatica, fa da cornice ad un’affascinante e coinvolgente figurativo che evocacon maggiore enfasi il binomio arte – lirica nella rappresentazione nostalgicadella “Campagna marchigiana” o “Colline nelle Marche” in cui il digradare delrossiccio dei campi arati, sino ai diversi toni del verde degli alberi, pergiungere ad un azzurro tenue, colore che infonde serenità e che domina lecolline all’orizzonte, sembra intrecciare una “corrispondenza d’amorosi sensi”con la celebre lirica carducciana che ricorda la sfolgorante bellezzamarchigiana: “Così benedetta da Dio di bellezza di varietà di ubertà, traquesto digradare di monti che difendono, tra questo distendersi di mari cheabbracciano, tra questo sorgere di colli che salutano, tra questa apertura divalli che arridono - ed il tutto in unassoluto unanime lirismo celebrativo.
LICIA ODDO [STORICO DELL'ARTE E SPECIALISTA IN VALORIZZAZIONE DEI BENI ARCHEOLOGICI]
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